“La mia bambina ha due anni ormai è tardi!!”

 

Questa non è proprio una domanda è un’affermazione, si pensa molte volte che i propri bambini, arrivati all’età di 2 anni ,  2 anni e mezzo non siano più in grado di imparare nuove cose in particolare a stare in acqua.

Fermiamoci a capire le motivazioni principali per cui un genitore, solitamente, decide di NON accompagnare il proprio bambino di 2 anni in acqua; il bambino ora è quasi ingestibile in alcune situazioni, il fatto di prenderlo, portarlo in piscina, cambiarlo, fare la lezione, farsi la doccia, lavarsi, ricambiarsi e tornare a casa. Un’altra motivazione è il tempo, spesso i genitori lavorano fino a tardi e quindi non riescono a far coincidere gli orari con altre attività, ancora, potrebbe esserci un fratellino/sorellina in arrivo o a casa che ci aspetta e riuscire a far coincidere tutti gli impegni con due (o tre) bambini non è affatto semplice, ancora, il bambino è sempre malato, inizio un corso e poi non riesco a proseguirlo.

E per finire motivazione più comune: “il bambino ormai è grande  non si ricorderà di certo quando era nella mia pancia!”, qui ci sbagliamo, molte volte abbiamo ricordato che il bambino in acqua si sente coccolato come nella pancia della mamma, questo è vero, ma ciò non toglie che il bambino pur essendo grande non abbia questo semplice ricordo inconscio e NON E’ MAI TROPPO TARDI questo è quello che ogni genitore deve capire, ogni giorno del vostro bimbo lontano dall’acqua è un giorno in meno dove può ricordare quello che ha vissuto pochi anni prima dentro di voi.

Accompagnare il vostro bambino anche se più grande in piscina non deve essere unicamente legato al ricordare il grembo materno, ma in particolare, come già detto altre volte, avvicinare il proprio bambino di 2/3 anni all’acqua, a questo ambiente nuovo e ricco di stimoli.

I nostri bambino nei primi anni di vita acquisiscono molte informazioni, sia quando parliamo che quando giochiamo , le loro connessioni neurali devono ancora svilupparsi e quindi ogni volta che proponiamo qualcosa di diverso loro lo affrontano come una novità se poi questa novità l’affrontano con voi ancora meglio !

 

“il mio bambino a 3 mesi è troppo presto”

 

Valutiamo anche questa affermazione, il tuo bambino ha 3 mesi e fin qui tutto bene, non ha mai visto l’acqua ne sei così sicuro? Il bagnetto a casa glielo fai? Bene allora ti sarai accorto che non sai dove immergerlo perché nel lavandino non ci sta e nella vasca inizia a non essere più così pratico.

Perché i genitori pensano che il bambino a 3 mesi non debba frequentare un corso di acquaticità ? non è un corso di nuoto, cari genitori, non si insegna a nuotare i vostri bambini, si insegna loro come stare in acqua e apprezzare questo ambiente cercando di dargli stimoli e aiutarli nella crescita, al vostro bambino la piscina fa bene, per svariati motivi, cresce a livello fisico, sociale, emotivo (come abbiamo già parlato diverse volte) e iniziate ad avere un vostro momento, in un ambiente a lui conosciuto ( e magari anche a voi) dove si trova a suo agio. In acqua ci siete voi due, iniziate a fidarvi a vicenda, sarete voi a portarlo “a spasso” per la piscina, sarete voi a comunicare con lui e aiutarlo nelle varie situazione e movimenti.

Quindi per rispondere al genitore che pensa che sia troppo presto portare il proprio bambino in acqua a 3 mesi, caro genitore, se porti il tuo bambino in piscina è perché vuoi ritagliare mezz’ora della tua settimana per stare con lui, per vivere un momento di gioia e di serenità, poi ti rispoderà lui a questa domanda quando lo fai entrare in acqua la prima volta che ti guarda e inizia a muovere il suo piccolo corpicino e sono sicura che se potesse parlare ti ringrazierebbe.

NON è mai TROPPO PRESTO far conoscere l’acqua ai vostri bambini.

Quindi se non è mai troppo tardi e non è mai troppo presto, valutate voi le conclusioni 🙂

A presto Monica